google.com, pub-1201243080480397, DIRECT, f08c47fec0942fa0
top of page
  • Immagine del redattoreAngela

L'archetipo della Pizza

Aggiornamento: 3 feb


archetipo della pizza

In questo articolo, ti racconto come una semplice pizza, può essere elemento fondamentale e addirittura, come nel mio caso, un primo campanello, di risveglio spirituale.


Lo so, stai pensando che, sicuramente, la pizza è un alimento assolutamente fantastico ma non lo definiresti spirituale.


In realtà, qui si aprirebbe un capitolo enorme su cosa è la spiritualità, ma non è ciò di cui voglio parlarti adesso ,al massimo, se ti interessa l'argomento, dedicherò un posta parte.


Quindi, interrompi un momento la lettura e corri subito a lasciarmi un commento se desideri parlare, in un secondo tempo, di spiritualità. Poi però torna qui, ti assicuro che non te ne pentirai.
Fatto? Perfetto.

Torniamo ora alla pizza.


Era marzo 2020 ( sì, lo so, la sola data ti mette i brividi) e, per quanto io sia sempre stata una persona che ama stare in casa a fare le proprie faccende, devo ammettere che, la situazione mondiale che stava prendendo forma, mi destabilizzava parecchio.


Lo scossone maggiore è stato rendermi conto che, da un secondo all'altro, ci saremmo trovati:

  • figlia a casa da scuola con sistema didattico non ben definito.

  • figlio a casa che aveva appena iniziato l'asilo, quindi, ha avuto un veloce lampo di socialità e approccio scolastico, per poi essere nuovamente riproiettato a casa

  • marito in smartworking collegato via skype per praticamente tutta la giornata

E io?


Io ero la figura jolly ovviamente.

Ti assicuro che è stata una situazione di impatto psicologico devastante.


Ma la pizza?????

Non sto per parlarti di pranzi da asporto salva situazione (il così detto confort food) dobbiamo fare un piccolo passo indietro alla mia infanzia.


La specialista della pizza fatta in casa è sempre stata la mia mamma.

La sua pizza è sempre stata amata da tutti, grandi, piccini, con gusti difficili e onnivori.

L'impasto perfetto, la preparazione degli ingredienti perfetta, la distribuzione perfetta, la cottura perfetta.


La tipica situazione in cui poi diventa una sorta di certezza, non pensi nemmeno più se ogni volta ti piace o no, è risaputo che è la migliore del mondo.

Quando ero a casa con i miei genitori, la discussione maggiore era sempre quella per cui io non aiutavo in casa.


Era vero. Ma la motivazione non era riconducibile alla mia pigrizia, ma piuttosto al fatto che, al lato pratico delle cose, il mio ruolo era solo "passami la farina" "prendimi la teglia" "versa l'acqua" e, comunque, per quanto gesti semplici, non lo eseguivo mai secondo le aspettative.

Quindi preferivo starmene per conto mio.


Avevo solo la teoria di come si facessero le cose, nella pratica, non avevo mai provato.

Non avendo mai brillato per autostima, davo per scontato che fosse vero ciò che mi dicevano ovvero: "non sei capace perchè non hai mai provato".


Fine del viaggio spazio tempo, torniamo a marzo 2020.


In un momento di assoluta disperazione su cosa preparare che mettesse d'accordo tutti, ho preso d'istinto il cellulare cercando "ricetta pizza senza lievito"


Beh, lo ricorderai sicuramente che il lievito era introvabile no? In realtà io nemmeno avevo controllato la disponibilità, era un prodotto che non ho mai inserito nel mio frigo.


Ho realizzato la ricetta e il risultato è stato diciamo mediocre; ha iniziato così a farsi strada l'idea di fare una pizza vera.


Ovviamente, la vocina nella mia testa mi ripeteva di lasciar stare, che sarebbero stati tempo, ingredienti e fatica sprecati, che avrei finito con il buttare tutto ecc....


A Pasquetta, decidiamo di ordinare una grigliata da asporto.

Quando ce la consegnano, in omaggio cosa ci avevano portato?

Si, proprio un panetto di lievito.


A quel punto è stato un segno forte e chiaro dell'Universo che mi diceva: "la smetti di arrovellarti, alzi le maniche e ti dai da fare????"

E così, ho cercato la ricetta on line e mi si rizzavano i capelli leggendo dei problemi di lievitazione ecc...

Visualizzando situazioni apocalittiche di impasto non lievitato e di impasto lievitato che invadeva ogni parte di casa mia, mi sono buttata e direi che a questo punto, non posso esimermi dallo scadere nella banalità citando una famosissima frase:


buttati che è morbido!!!

(interrompi nuovamente la lettura e corri nei commenti se ricordi da dove arriva questa frase, ma poi torna qui mi raccomando)


L'impasto ha lievitato regolarmente, gli ingredienti sono stati preparati regolarmente, alla cottura ci ha pensato marito, e, alla fine, la abbiamo mangiata tutta.


Quella è stata l'illuminazione.

Alla spesa successiva ho acquistato il lievito e il sabato successivo ho rifatto la pizza ed è venuta davvero buonissima.


Ho iniziato anche ad adattare la ricetta ai nostri gusti e adesso la faccio tranquillamente senza problemi, escludendo solo i mesi estivi per ovvie ragioni di temperatura.


Ed ecco come, una semplicissima pizza, è stato uno dei primi tasselli del mio risveglio spirituale.


I mesi in cui non abbiamo frequentato nessuno, in realtà per me si sono rivelati un grande dono e fonte di enorme introspezione.


Non è detto che dobbiamo per forza imparare da un Maestro, non tutti sanno insegnare, la regola del "guarda così impari" con me, ad esempio, non funziona.


La cosa fondamentale, è sempre e solo la nostra volontà.


Quando mamma fa la pizza, la fa per tutti, e, inconsciamente, non avevo mai provato a farla pur essendo sposata per i fatti miei, perchè "tanto la fa lei buonissima e io non sarò mai capace a farla come lei".

E' bastata la situazione, per quanto paradossale, di trovarmi senza nessuna influenza esterna, per farmi accendere quella piccola scintilla.


Devo anche ammettere che l'Universo con me è molto amorevole e paziente, io sono molto radicata nelle mie limitazioni mentali e, quando davvero mi decido ma mi manca solo quel piccolo passetto, lui mi dà il classico calcio nel sedere.


E ti assicuro che non è un modo di dire buffo, percepisco proprio che non è il dolce sostegno ma proprio un " e dai cavolo ma muoviti!!!!!!" e non posso certo biasimarlo.


In questo caso, è stato il primo passo per rimettere in discussione tutto.


Non ho ancora imparato ad avere totale sicurezza in me, ma sto facendo molti passi avanti e lo devo a quel panetto di lievito, inviatomi per Serendipità dall'Universo.

La prova del fatto che ho imparato la lezione, l'ho avuta quando una volta ho fatto la pizza anche per mamma.

Le è piaciuta, mio marito e mio papà hanno detto che è molto molto simile a quella fatta da lei e, ovviamente, è stato destabilizzante per lei.


Una settimana dopo, ha preso ingredienti e tutto ed ha esordito con "la faccio io la pizza sabato così la mangiano anche i bimbi" e loro, sinceramente, le hanno risposto "ma a noi piace quella che fa la mamma"


Questo articolo è nato con l'intento di condividere con te i primi segni del mio risveglio spirituale, soprattutto perchè spesso ci si aspetta una illuminazione di chissà quale genere mentre è un percorso, del quale cogli passo passo dei segnali che ti portano a raggiungere nuove consapevolezze.


Ma anche farti riflettere su quanto amarci e avere autostima sia fondamentale nella vita.

Da oggi, quando ti troverai in una situazione in cui ti perdi nel loop mentale "non ce la faccio", ripensa al mio Archetipo della Pizza.

Sarei curiosa di sapere quale è stato per te un evento piccolo o grande, che ti ha donato consapevolezze importanti.


Spero che questo articolo ti sia stato utile, e che ti abbia anche un pochino fatto sorridere, perchè si sa, ciò che impariamo ridendo, resta più impresso


Post recenti

Mostra tutti

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page