Ma tu, sei una medium?
Molto spesso mi è stata posta questa domanda e per questo motivo, ho deciso di parlarne in modo più approfondito.
Partiamo dalla base, ovvero dalle definizioni:
Medium
Persona dotata di particolari facoltà, che sarebbe in grado di fungere da canale di comunicazione tra la dimensione terrena e quella spirituale, nonché di trasmettere ai viventi i messaggi dei defunti.
Il channelling è un tipo di contatto più mediato: se il medium parla direttamente con angeli o defunti, il channeler interagisce con uno spirito guida (o maestro asceso) che "dall'altra parte del velo" è la sua interfaccia con le altre entità.
Non amo definirmi Medium ma Channeler, proprio perchè tengo molto alla precisazione dell'essere connessa al mio Se' Superiore durante il mio lavoro.
Questo è un chiarissimo esempio di come, anche le parole, abbiamo una loro energia che può corrisponderci o meno e di come anche le sottili differenze siano importanti.
Una differenza sostanziale sta anche nel tipo di chiamata che sentiamo, per il mio personale Dono, Canale di Luce, Operatrice di Luce, sono i termini che più mi corrispondono.
Tengo però ad una precisazione: il mio definirmi Canale di Luce, Operatrice di Luce, non vuole sostenere la teroai secondo cui dobbiamo occuparc della nostra Luce.
Credo fermamente nel fatto che, senza lavorare sulle nostre ombre, non sia possibile fare un lavoro davvero costruttivo di noi stessi.
Le nostre ombre, non sono da giudicare, da ignorare, o peggio, da reprimere. Anzi. Hanno grande bisogno di essere viste, ascoltate, percepite, e dobbiamo impegnarci a lavorare su di esse perchè lì troveremo tanti blocchi, tante credenze limitanti, tante situazioni da trasmutare.
Come operatrice di Luce, lavoro proprio affinchè si possa portare amore al lato ombra, capire cosa ci chiede e trovare il giusto modo per lavorarci su.
Nulla va cancellato, nulla va giudicato.
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